giovedì 7 marzo 2013

Jin-Roh by Yamato Video

Prendo spunto dal recentissimo annuncio di una nuova edizione in BD e Dvd da parte di Yamato Video per riproporre la mia vecchia recensione, buona lettura!


Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale il Giappone cominciò la difficile ricostruzione che, grazie anche all'appoggio americano, portò in breve a quel boom economico che lo fece diventare la seconda potenza economica del mondo. Il passaggio da un Giappone dalla mentalità militare ancora legata ai vecchi samurai a quello industrializzato e contaminato dall'Occidente è storicamente avvenuto senza grossi scossoni. Tuttavia sarebbe potuta andare anche diversamente...

Killzone è venuto dopo...

Jin-Roh narra di un Giappone in cui i cambiamenti ed il boom economico conseguenti alla guerra (non ci viene spiegato come questa si sia conclusa, ma in giro si vedono soldati tedeschi e Volkswagen) vengono mal recepiti da parte della società. L'industrializzazione comporta un aumento indiscriminato dell'urbanizzazione, le grandi città si sovrappopolano e povertà e disoccupazione finiscono per portare al degrado di interi quartieri di Tokyo. La malavita ed il disagio sociale si spargono a macchia d'olio, rendendo poco sicure le strade cittadine.
Per fronteggiare questo problema senza trovarsi a dover conferire maggiore potere alla polizia o all'esercito, viene formato un terzo corpo armato, la DIME (Divisione di Sicurezza Metropolitana), formato da uomini scelti e pesantemente armati e corazzati. La loro azione è dura e spietata, ma grazie a loro la pace sociale viene quasi completamente ripristinata.
Le ultime frange anarchiche si riuniscono in un'organizzazione terroristica nota come la Setta, composta per lo più da fanatici disposti a sacrificare anche la vita in nome del loro ideale. La lotta al governo è senza quartiere e tra le fila dei ribelli si contano anche donne e bambini, tra cui i cosiddetti "Cappuccetti Rossi" (proprio come nella favola), ragazzine incaricate di trasportare armi ed esplosivi ai ribelli senza destare sospetti.
Durante una manifestazione di protesta, degenerata ben presto in vera e propria guerriglia urbana, viene chiamata in azione anche la squadra speciale della DIME cui fa parte il giovane Kazuki Fuse. Fuse intercetta una giovane terrorista, Nanami, che ha il compito di trasportare gli esplosivi: mentre lui esita a spararle, questa si fa saltare in aria, morendo atrocemente davanti ai suoi occhi. A causa della sua esitazione il giovane agente viene rispedito all'accademia, ma qui Fuse continua ad essere tormentato dai dubbi: cercando di capire le ragioni che potevano muovere la ragazza, il protagonista conosce sua sorella Kei, con la quale comincia a frequentarsi.
Nel frattempo oscuri giochi di potere che coinvolgono alcune delle più alte cariche del governo e della polizia complottano ai danni della DIME e la relazione tra Kei e Fuse sembra presa a pretesto per una strategia destabilizzatrice. Ma è sempre meglio non scherzare con gli agenti del DIME: come dicono loro stessi "noi non siamo uomini travestiti da cani, siamo lupi travestiti da uomini"...



La fantascienza di Oshii
Chiunque conosca Mamoru Oshii non avrà difficoltà a riconoscere la sua mano anche in questa pellicola, che racconta di amore e morte, ma con una forte componente politica e fantascientifica (anche se si tratta di una fantascienza applicata al passato), in cui non mancano doppiogiochi, tradimenti ed oscure trame dei poteri forti. Una pellicola meno parlata del solito (chi non ricorda gli infiniti discorsi filosofici in Patlabor 2 o in Ghost in the Shell?) ma pur sempre lenta e riflessiva, dove l'azione compare solo per brevi sequenze a ravvivare un po' l'insieme di una storia molto ermetica, tipicamente orientale. Chiunque abbia apprezzato i precedenti lavori di Oshii (che qui ha lasciato la regia a Hiroyuki Okiura, limitandosi a scrivere la sceneggiatura e supervisionare il tutto) amerà anche quest'opera, nella quale è indispensabile seguire le intricate trame e coglierne la prospettiva tipicamente "orientale". Anche la storia d'amore tra i protagonisti finisce con lo svilupparsi attraverso modalità assai poco avvezze allo spettatore occidentale, concludendosi in maniera quantomeno inaspettata!
Le animazioni sono eccellenti, il character design molto ispirato e tendente al realismo, la colonna sonora stupenda; il doppiaggio italiano è molto ben fatto e la prova di Deborah Magnaghi nei panni di Kei appare davvero partecipe e convincente.
Un film bellissimo, dunque, ed un'edizione dvd che avrebbe potuto risultare perfetta, non fosse per la deludente qualità video: nonostante tutto si tratta pur sempre di un prodotto imprescindibile per qualunque fan dell'animazione giapponese.


Scheda
Giappone 1999, durata 98'

Caratteristiche tecniche
Formato video: 16/9
Formato audio: Italiano 5.1 DTS, Italiano 5.1 Dolby Digital, Italiano 2.0 DD, Giapponese 2.0 DD
Sottotitoli: Italiano

Contenuti speciali
- Interviste a: Mamoru Oshii (soggetto/sceneggiatura), Hiroyuki Okiura (regia/character design), Hajime Mizoguchi (musiche), Hiromasa Ogura (direzione artistica)
- Trailer giapponesi (3 versioni)
- Trailer italiano (1 versione)
- Rough comparison (alcune sequenze animate ma non ancora colorate messe in paragone con le sequenze definitive)
- Il sentiero dei Lupi

Yamato Video ha svolto un lavoro eccellente, distribuendo in Italia la bellissima edizione spciale a 2 dvd, ricca di extra. Purtroppo la casa milanese tradisce le aspettative proprio sotto uno degli aspetti principali del dvd: l'immagine, che appare solo discreta a causa di un evidente e persistente rumore video. Che dipenda da un difetto del master originale o da un errore nella compressione di certo spiace che un film così recente ed importante non possa contare su una resa video all'altezza.
Nulla da obiettare, invece, per quanto riguarda l'audio, che presenta una vasta scelta di tracce italiane, mentre per il giapponese ci si deve accontentare del solo 2.0.
Statici ma funzionali i menù video.
Un intero dvd (il secondo) è dedicato agli inserti speciali, che svelano interessanti retroscena sulla genesi e sulla lavorazione del film.

il 19 giugno 2005

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