venerdì 26 settembre 2014

Gwen Stacy by Sideshow


Bentornati, oggi vi presento la seconda uscita del trittico di statue che l'americana Sideshow ha dedicato al nostro arrampicamuri preferito ed alle sue fidanzate. Se nella prima uscita abbiamo potuto ammirare la rossa tutto pepe, Mary Jane Watson, questa volta tocca alla fidanzata storica di Peter Parker, Gwen Stacy, recentemente riportata in auge da Emma Stone nel reboot della serie cinematografica di Spider Man. Come per MJ, anche la statua di Gwen è stata tratta dalle illustrazioni del fumettista americano J. Scott Campbell.






Prima dei nuovi film, Gwen era decisamente poco nota a chi non fosse un fan del fumetto, nonostante sia protagonista di uno dei momenti più drammatici della vita dell'Uomo Ragno: come nel film, in quel lontano Amazing Spiderman 121 del 1973 (edizione americana, ovviamente) la ragazza sconvolse i lettori rimanendo uccisa durante uno scontro tra il suo fidanzato e la sua nemesi storica, il Goblin. Il tutto reso più drammatico dal fatto che la sua morte era dovuta ad un errore di calcolo di Peter durante il tentativo di salvataggio piuttosto che dalle azioni del Goblin.
Notate somiglianze con l'immagine sopra?


E se prima dell'uscita del secondo film, molti fan avevano già intuito cosa sarebbe successo a causa dell'abbigliamento che Emma Stone sfoggiava nelle foto di produzione, allo stesso modo è impossibile non notare come anche gli abiti indossati dalla Gwen di Campbell richiamino quelli ormai iconografici con cui andò incontro al suo tragico destino.
Il trench è di colore diverso, la maglia più scollata, ma tutto richiama quanto visto nella storia del 1973, il che potrebbe farci presumere che la Gwen ritratta felice e sorridente mentre cammina sotto la pioggia si stia in realtà dirigendo verso il suo tragico destino. Oppure si tratta di un semplice omaggio e nulla più, naturalmente.





Speculazioni a parte, la statua si compone di tre pezzi: Gwen è un corpo unico, senza parti da montare a parte l'ombrello, la cui asta va inserita nel manico che la ragazza impugna nella mano destra. L'intelaiatura dello stesso è in metallo, una scelta inevitabile considerando il peso dell'oggetto.
C'è poi la base, che riproduce in maniera stilizzata i cerchi concentrici generati sul terreno dalle gocce di pioggia, che colpiscono anche l'ombrello, generando un effetto convincente ma che non viene ripreso dagli abiti: ci si aspetterebbe che almeno lo svolazzante trench e gli stivali mostrassero tracce di bagnato, ma così non è.

Dettagli a parte il modello è assolutamente delizioso, Gwen è colta in movenze sbarazzine e provocanti, allusione rafforzata dalla generosa scollatura e dalla camminata impettita sulle punte dei piedi. La scelta di proporre il viso con gli occhi chiusi sembrava azzardata, ma alla fine contribuisce alla sensazione di cogliere Gwen in un momento giocoso e rilassato. La modellazione appare ottima, cogliendo in pieno lo stile di Campbell e riproponendo quella che a tutti gli effetti è un'illustrazione in tre dimensioni; precisa e soddisfacente la colorazione, che questa volta evita le imprecisioni riscontrate sulla statua di MJ, probabilmente anche grazie alla tiratura inferiore, che questa volta è di 4000 copie worldwide.
Ma ora basta con le parole, passiamo al video:


A questo punto manca l'ultima e più importante uscita, che ritrae l'Uomo Ragno: ci rivediamo a queste coordinate per la recensione...

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